Ca’ Del Poggio: un Muro di passione per il passaggio della Veneto Classic

Grande festa a San Pietro di Feletto per il passaggio dell’edizione inaugurale della corsa destinata ad entrare nell’Olimpo del World Tour. Tra gli ospiti Andrea Vendrame, Sacha Modolo, Davide Cimolai, l’ex campione belga Rudy Pevenage, gli olimpionici Paola Pezzo, Silvio Fauner e Igor Cassina, manager e imprenditori

San Pietro di Feletto (TV), 17 ottobre 2021 – Un Muro di passione. Quella, abituale da queste parti, per il ciclismo e le sue stelle. Veneto Classic, l’inedita corsa nata dall’intuizione dell’ex pro’ Filippo Pozzato e che pare già destinata a entrare nell’Olimpo del World Tour, ha incontrato la prima asperità di giornata dopo poco meno di 57 dei 207 km di gara, quando i corridori hanno iniziato la scalata del Muro di Ca’ del Poggio.

Ai piedi della celebre salita di San Pietro di Feletto, dov’è transitato per cinque volte anche il Giro d’Italia (l’ultima, in ordine di tempo, nell’autunno del 2020), il gruppo si è presentato in leggero ritardo, verso le 13. Da qui, attraverso le colline ricamate dai vigneti, il percorso della Veneto Classic si è diretto verso Valdobbiadene, Pederobba e Possagno. E’ giunto nell’Asolano e, uscendo dalla provincia di Treviso, ha preso la direzione di Bassano del Grappa, città d’arrivo della gara.

Tanti gli appassionati saliti sul Muro per applaudire i corridori. E, in cima alla salita, non è mancata la festa che sempre accompagna i grande eventi: un riuscito mix tra la raffinata cucina dello chef Marco Stocco e l’atmosfera elegante e rilassata delle colline del Prosecco. L’occasione anche per scoprire l’Olympic Room, la sala dei cimeli sportivi di Ca’ del Poggio, da poco inaugurata. Uno scrigno di memorabilia che, tra un brindisi e l’altro, non manca mai di destare la curiosità dei tanti visitatori di quest’angolo della colline del Prosecco.      

L’AperiBrunch di Ca’ del Poggio ha coinvolto ciclisti di oggi e di ieri, come Andrea Vendrame, Sacha Modolo, Davide Cimolai e il belga Rudy Pevenage; stelle di altre discipline, come i campioni olimpici Silvio Fauner (sci nordico), Igor Cassina (ginnastica) e Paola Pezzo (mountain bike); manager e imprenditori, come Luigi Francavilla, presidente onorario di Luxottica, e Massimo Foffano, uno dei fondatori di EE, azienda trevigiana che in settimana a Ca’ del Poggio, ospiti i campioni delle Fiamme Azzurre e il rallista tricolore Giandomenico Basso, aveva presentato la nuova collezione di divise tecniche per il ciclismo. Tra gli intervenuti anche Vincenzo Sacchet, vicepresidente dell’associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Particolarmente applaudito Rudy Pevenage, campione degli anni ’70 e ’80 (maglia verde al Tour de France 1980, vincitore di tappa al Tour de France e al Giro d’Italia), arrivato dal Belgio per rinsaldare i rapporti che legano il Muro di Ca’ Poggio e il Muro di Grammont, la storica salita del Giro delle Fiandre. Nuove iniziative sono allo studio, coinvolgendo anche il Mûr-de-Bretagne – meta della “Grande Impresa” che lo scorso agosto ha portato cinque ciclisti trevigiani della “Squadra Fortissimi” a pedalare per beneficenza sino in Francia – con l’obiettivo di incentivare le occasioni di promozione, non solo sportiva dei reciproci territori.

E’ stata infine una domenica speciale per Celeste Granziera, giudice di gara internazionale che, proprio sulle strade di casa, ha svolto l’ultimo servizio di giuria di una carriera ineguagliabile. Per Ca’ del Poggio, invece, la festa proseguirà idealmente domani, in occasione del 27° compleanno della struttura ricettiva della famiglia Stocco, inaugurata il 18 ottobre del 1994. Un esempio di ristorazione e accoglienza che, da oltre un quarto di secolo, significa anche attenzione allo sport e al sociale.  

ABOUT CA’ DEL POGGIO

C’è il Prosecco. E c’è il mareCa’ del Poggio Ristorante&Resort San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione, prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza.

Ca’ del Poggio Ristorante&Resortè aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente. Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet.

Molto conosciuto nell’ambiente sportivo – in via dei Pascoli, unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio e gemellata con il Muro di Grammont e il Mûr-de-Bretagne, sono transitate le edizioni 2009, 2013, 2014, 2017 e 2020 del Giro d’Italia,il Campionato Italiano Professionisti del 2010 e l’edizione 2018 del Giro d’Italia Under 23 – il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita dall’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni comfort (e con una meravigliosa terrazza panoramica) che si integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco. Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione, oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel, per una vacanza all’insegna del benessere e del relax.   

Nei dintorni si sviluppa inoltre il Sentiero di Papa Giovanni XXIII, un percorso di meditazione, pace e spiritualità dedicato alla memoria del “Papa Buono”, che, quand’era ancora Patriarca di Venezia, amava ritirarsi tra le colline di San Pietro di Feletto per riposarsi e ritemprare lo spirito. 

Le ricerche del cardinale Loris Francesco Capovilla, storico segretario personale di Angelo Giuseppe Roncalli sin dagli anni veneziani, e di don Nilo Faldon, insigne storico locale, unite alla testimonianza della gente del luogo, hanno permesso di definire i luoghi toccati dall’abituale cammino del futuro san Giovanni XXIII durante i suoi soggiorni a San Pietro di Feletto, dove esiste anche una millenaria Pieve visitata ogni anno da migliaia di fedeli.

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