Google Street View – Il Cammino delle Colline del Prosecco entra nell’era digitale del colosso GOOGLE.

Google Street View Mappa il percorso delle Colline del Prosecco Patrimonio Unesco

Giovanni Carraro “Il cammino e’ un viaggio. La vita stessa e’ un viaggio. Dunque il cammino e’ la metafora della vita”

IL CAMMINO DELLE COLLINE DEL PROSECCO di GIOVANNI CARRARO MAPPATO DA STREET VIEW DI GOOGLE

L’enorme lavoro dello scrittore, giornalista, appassionato del territorio e guida alpina GIOVANNI CARRARO ha attirato l’attenzione internazionale sulle Colline Patrimonio Unesco. Carraro e’ stato incaricato dalla Regione Veneto di tracciare un percorso che potesse essere un modo di vedere da vicino le bellezze piu’ interessanti delle Colline. Ieri, domenica 15 maggio Carraro ha accompagnato i migliori tecnici del colosso GOOGLE per mappare il secondo tratto del “CAMMINO DELLE COLLINE DEL PROSECCO” Un percorso di 50 chilometri che verra’ inaugurato quest’estate, una volta che la mappatura digitale sara’ completata. Un compito non facile visto che per essere inserito nel popolare STREET VIEW di GOOGLE Carraro e “gli sherpa delle Colline” (il fotografo e il grafico GOOGLE) hanno dovuto portarsi sulle spalle una PALLA con otto telecamere in modo da rendere il massimo della realta’ una volta pubblicato. Mancano quindi due tranches del percorso e poi l’inaugurazione (da definire ovviamente) alla quale seguira’ la presentazione del libro (gia’ pronto) di Carraro dal titolo “Alla scoperta delle Colline del Prosecco” ‘ La rivista Lonely Planet con circa 60 milioni di lettori non ha potuto fare a meno di notare il gran lavoro fatto da Carraro e la loro guida verra’ presentata il prossimo 19 maggio al SALONE DEL LIBRO DI TORINO. Tutto va ad aggiungersi al successo di cui stanno godendo meritatamente le COLLINE. Ad accompagnare Carraro ieri nel tratto denominato “Variante Nord” Ieri due amici si sono accodati alla “cordata” Google- Carraro, si tratta di Martina Montedoro e Giuliano Vantaggi rispettivamente presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e Site Manager della stessa associazione.

DUE AMICI DELLE COLLINE UNESCO SI SONO AGGREGATI IERI PERCORRENDO LA VARIANTE NORD

FOTO DI GIULIANO VANTAGGI

La Montedoro ha espresso la sua gioia nel percorrere questo tratto del percorso (variante nord) in un post su Facebook dove spiega che : ‘Oggi abbiamo accompagnato gli amici di GOOGLE sulle Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità Unesco progetto mappatura street view in progress- Dopo le prime prove di fine anno – Continua la Montedoro-Abbiamo ripreso le mappature che andranno pubblicate su STREET VIEW .

FOTO GIULIANO VANTAGGI

La mappatura oggi e’ una cosa dovuta e consentira’ agli utenti di vedere on;line gli scorci delle colline Unesco anche se ancora non hanno avuto occasione di venire a vederle dal vivo.ll merito di aver fatto un ottimo lavoro, abbinando la passione per la montagna, il territorio e quello per la scrittura resta tutto di CARRARO Il progetto richiede un certo tempo visto che per la mappatura ci si porta in spalla un’atrezzatura a forma di una grossa palla dotata di otto telecamere e a supporto di questo il meteo deve essere di aiuto. L’idea che ci siamo proposti (con il validissimo aiuto di Giovanni Carraro che e’ il vero conoscitore della zona e guida esperta oltre che ad essere un grande appassionato del territorio) di promuovere il territorio con gli strumenti digitali che abbiamo a disposizione. Carraro e’ la guida perfetta- Conclude la Montedoro per accompagnare gli amici di Google, io e Giuliano Vantaggi ci siamo accodati in questo primo tratto essendo in zona per i Borghi piu’ Belli d’Italia

Giuliano Vantaggi con la telecamera (15 chili) di STREET VIEW

PUBBLICO INTEGRALMENTE IL TESTO DI GIOVANNI CARRARO SUL CAMMINO DELLE COLLINE DEL PROSECCO “Ci sono quattro buoni motivi per fare il Cammino delle Colline del Prosecco, che nei suoi 50 chilometri
raggiunge una dietro l’altra la cima delle piccole montagne dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco. C’è un valore religioso, perché lungo il percorso si incontrano i segni di una devozione semplice, quella dei contadini che si radunavano a pregare nelle chiese campestri o all’ombra di un piccolo capitello durante le lunghe salite sui pendii delle colline, quando andavano a tagliare l’erba o a portare gli animali al pascolo. C’è anche un valore storico. Sulle colline di tanto in tanto lo skyline del loro profilo è interrotto da mura, torri o semplicemente qualche cumulo di sassi che ricordano antichi fortilizi eretti da bizantini, longobardi, franchi e nobili famiglie trevigiane. Camminando dal Piave a Vittorio Veneto, inoltre, significa rivivere le gesta dei nostri soldati durante la Grande Guerra, quando riuscirono a respingere il nemico per affrontare la battaglia finale. Soffermiamoci per un attimo in quelle vecchie trincee poste sulle colline dove oggi domina il prosecco: forse non a caso sono lì a dirci che la guerra non deve più ripetersi. C’è poi il valore paesaggistico, perché queste colline se sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità, qualcosa di buono devono pur averlo. Ed infatti si scopre che quella linea di colline parallele tra di loro, che gli esperti chiama
no
hogback, si ritrovano soltanto in una manciata di siti nel globo terrestre. Con la differenza che le nostre colline trevigiane hanno non solo roccia, ma un mantello fatto di boschi e vigneti che altri non hanno e che le rendono uniche al
mondo. Ed infine, il valore atletico, perché il movimento del corpo mette in moto energia, salute, positività. Camminare al ritmo del nostro cuore, mentre osserviamo bellezze incomparabili, non ha prezzo. È un viaggio nel corpo e anche nella mente quello del Cammino delle Colline del Prosecco. Giunti all’arrivo, a Vittorio Veneto, vien voglia di ripeterlo, magari in un’altra stagio
ne, oppure con degli amici e perché no, da soli. Come il mal d’Africa, c’è anche il mal del cammino, è dentro di noi, nascosto. Perché, in fondo, il Cammino è un viaggio, la vita stessa è un viaggio, dunque il cammino è la metafora della vita
.” GIOVANNI CARRARO

GIOVANNI CARRARO (in primo piano) con i tecnici di GOOGLE STREET VIEW

APPUNTI SUL CAMMINO DELLE COLLINE DEL PROSECCO: (Testo di GIOVANNI CARRARO)

“Il tracciato è stato pensato per visitare l’intero blocco geologico caratterizzato dagli hogback delle
colline sub-prealpine che si concatenano l’una con l’altra tra Vidor e Vittorio Veneto nella “Core Zone
UNESCO”. Si è scelto di percorrere il crinale delle colline per apprezzare un panorama continuo e
spettacolare. Le colline sono state proclamate Patrimonio dell’Umanità il 7 luglio 2019.
 Il percorso prevede 4 tappe per camminatori mediamente allenati (soste a Col San Martino, Follina,
Tarzo)
 È prevista la credenziale con timbri di partenza, soste intermedie, arrivo
 La partenza è presso il municipio di Vidor e l’arrivo presso il municipio di Vittorio Veneto
 I tre grandi pellegrinaggi della cristianità erano quelli che portavano a Roma, Santiago e
Gerusalemme. Fin dal medioevo vi furono grandi flussi di popoli dalla mittel europa verso queste
mete, con soste intermedie come ad esempio Venezia, ecco nascere la Monaco Venezia tuttora
molto seguita. Flussi nord sud, altri est ovest, il nostro è da sud ovest a nord est.
 4 buoni motivi per fare il cammino:
o Valore religioso: ci sono molti siti di interesse religioso, Abbazie di Vidor e di Follina del XII
sec., Santuari della Madonna delle Grazie e di Collagù, chiese e tantissimi capitelli
o Valore storico: si ammirano castelli, palazzi, centri storici. Si lega idealmente al cammino
fatto dalle truppe italiane quando riuscirono a passare il Piave per combattere la battaglia di
Vittorio Veneto (24 ottobre – 4 novembre 1918) nella Prima Guerra Mondiale. Cippi, trincee,
piccoli monumenti sono presenti sul crinale delle colline che furono strategiche per l’esercito
Austro Ungarico
o Valore paesaggistico: il paesaggio dell’Unesco, un unicum (vi sono altri esempi in Iran e
USA ma sono privi della componente scenografica data dalla vegetazione). Ambiente molto
vario, centri abitati molto tranquilli, borghetti, valli, torrenti, boschi, prati, colline. Ha notevole
varietà geologica del terreno: argille, ghiaia, conglomerati, marne e arenarie
o Valore atletico: è in sostanza una piccola Ultra Trail da fare tutta d’un fiato per grandi atleti.
La distanza totale è di km 49,8, l’altimetria è di m 2.265 D+ e la difficoltà tecnica media del
percorso è di tipo escursionistico (E).

 Unisce porzioni dei 40 sentieri di “Alla scoperta delle Colline del Prosecco” (sentieri n.1017, 1016, Le
Vedette, 1030, 1051, 1043), a parte un passaggio sui monti di Col San Martino e il Monte Baldo che
sono aggiuntivi. Detti itinerari sono complementari al cammino. Alcuni di questi coincidono
parzialmente con il percorso, altri invece rimangono esterni e si inseriscono concettualmente come
opportunità escursionistiche aggiuntive
 Alcuni passaggi percorrono necessariamente tratti di strada asfaltata: tratto di partenza a Vidor,
attraversamento a Colbertaldo, passaggio a Col San Martino, passaggio a Follina, tratto Zuel di Qua
– Arfanta, attraversamento di Tarzo, attraversamento di Nogarolo, tratto finale Serravalle – municipio
Vittorio Veneto.
 Dove camminerà l’escursionista:
o L’incidenza del percorso asfaltato è pari a 11,9 km (23,8%)
o L’incidenza del percorso su bosco e vigneto è pari a 37,9 km (76,2%)
 Alcuni tratti sono più impegnativi (parte finale del Monte Comun e del Monte Baldo, difficoltà EE).
Per questo viene offerta la “Variante Nord” facoltativa (difficoltà E) che bypassa tale porzione,
offrendo due soluzioni per due tipologie di escursionisti
 Il cammino è anche l’occasione per vivere un viaggio nella storia geologica in tre diversi momenti
della formazione orografica:
o da Vidor fino al fiume Soligo siamo sull’hogback più vecchio dei conglomerati del Montello.
Ci muoviamo su sedimenti di ambiente fluviale-deltizio (6-7 milioni di anni).
o da Follina fino a Zuel di Là si cammina invece sulle calcareniti di Castelcucco,
dell’Aquitaniano (circa 22 milioni di anni).
o Il tratto da Zuel di Là a Vittorio Veneto si sposta invece sulla Formazione del Monte Baldo,
del Serravalliano-Langhiano (13-14 milioni di anni) composta in prevalenza da arenarie
grigie.

 Il cammino è un viaggio, la vita stessa è un viaggio, dunque il cammino e’ la metafora della nostra vita.”

TESTO DI GIOVANNI CARRARO

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