Conegliano- “La Medaglia d’Oro Carpene'” consegnata a due studenti.

Antonio Carpene’ sapeva bene che il metodo di vinificazione che aveva avuto modo di vedere con i suoi occhi poteva benissimo essere applicato e sperimentato con le nostre uve. Piantare un vigneto in quegli anni non era una pratica normale, anzi. Ecco che attraverso la sua determinazione e il suo spirito pioneristico oggi leggiamo in quei gesti una capacita’ di leggere nel futuro in modo concreto. Per trasformarlo in qualcosa che durasse nel tempo Antonio creo’ la prima Scuola Enologica dell’Italia unita nel 1876. Oggi l’Istituto e’ il fiore all’occhiello della eccellenza Veneta. Riconosciuto a livello internazionale continuera’ a portare il nome di Antonio Carpene’ e di Conegliano in ogni angolo del pianeta. Un pioniere del territorio che oggi sorridera’ felice da lassu’ guardando a questi giovani studenti (1600 all’Istituto oggi, con 300 docenti) e alla sua creatura che continua a creare nuovi ambasciatori di un territorio unico al mondo. Cinque generazioni che continuano a portare il testimone, come una fiaccola olimpica dal passato al futuro che sia per la scuola che per il nostro Veneto rappresentano la nostra Storia, la nostra Cultura e le nostre piu’ profonde Radici.

Mariagrazia Morgan, preside, Gregorio Antoniazzi, Elia Staffus e Rosanna Carpene’

La “Medaglia d’Oro Antonio Carpenè”, è stata consegnata oggi 13 Novembre, nell’Aula Magna del CIRVE (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia) dell’Università di Padova presso il Campus Viticolo ed Enologico di Conegliano, agli Studenti più meritevoli della Scuola di Viticoltura ed Enologia G.B. Cerletti che si sono distinti per l’eccellenza del proprio curriculum studiorum negli esercizi scolastici 2019-2020 e 2020-2021. 

La Medaglia d’Oro con ;effige di Antonio Carpene

Elia Staffus e Gregorio Antoniazzi, insigniti rispettivamente del prestigioso riconoscimento per l’anno 2020 e 2021, hanno ricevuto questa mattina direttamente dalle mani di Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia, l’encomio consistente in una Medaglia d’Oro recante l’effige del Fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè, appositamente coniata in oro; il premio era stato istituito dalla medesima Famiglia Carpenè in ricordo di Antonio, già nel 1902 immediatamente dopo la sua scomparsa.

Da sinistra in prima fila i due medagliati di oggi Gregorio Antoniazzi ed Elia Staffus coni medagliati del passato

Con l’intento di celebrarne la figura come Uomo di Scienza, che da sempre ha creduto ed investito sulla cultura, ed altresì per promuovere costantemente l’eccellenza formativa tra le nuove Generazioni, tema particolarmente caro proprio ad Antonio Carpenè che nel 1876 si è reso artefice dell’istituzione della prima Scuola Enologica dell’Italia unita a Conegliano. 

La “Medaglia d’Oro Antonio Carpenè – spiega Rosanna Carpenè – non è solo la prosecuzione di uno storico premio ma anche un’occasione per rafforzare il legame di Carpenè-Malvolti con la Scuola Enologica di Conegliano e con il Territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, a cui è stato attribuito nel 2009 il riconoscimento della D.O.C.G., e del comprensorio territoriale che insiste nelle medesime cittadine quale Patrimonio dell’Umanità – UNESCO. 

Da destra l’On. Angela Colmellere l’On. Giampaolo Vallardi e la preside del Cerletti Mariagrazia Morgan



Il motivo della “doppia” assegnazione di quest’oggi risiede nel fatto che nel 2020 la cerimonia di consegna non abbia potuto aver luogo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Tuttavia il livello di preparazione raggiunto dall’Allievo vincitore ha spinto la Commissione di Valutazione – composta da Mariagrazia Morgan Dirigente Scolastico Istituto G. B. Cerletti, Marina Di Fatta Vice Preside Istituto G. B. Cerletti, Sabino Gallicchio Docente di Viticultura ed Enologia Istituto G. B. Cerletti, Antonia Scuderi Direttore Servizi Generali Amministrativi, Luisa Corrocher Area Amministrativa ed Etile Carpenè Presidente Carpenè-Malvolti – a non disperdere tale esempio di eccellenza e dunque a recuperare con una doppia premiazione, nell’anno corrente. 

Elia Staffus riceve la medaglia da Rosanna Carpene’ presente la preside Mariagrazia Morgan



La motivazione che ha portato all’attribuzione della Medaglia d’Oro Antonio Carpenè 2020 a Elia Staffus è la seguente: “Grande interesse per lo studio e l’apprendimento. Forti doti di disponibilità nei confronti dei compagni e dei docenti. Impegno e serietà che hanno permesso di raggiungere i risultati eccellenti, peraltro nel periodo particolarmente critico della pandemia”. 



Mentre la motivazione che ha accompagnato la consegna della Medaglia d’Oro Antonio Carpenè 2021 a Gregorio Antoniazzi è stata: “Grande impegno e partecipazione. Indubbie doti critiche e cognitive. Disponibile al dialogo e al confronto con i compagni e con i docenti. Profonda sensibilità e maturità”. 



Parametri di attribuzione – Affinché sia attribuito siffatto Premio, lo Studente deve aver ottenuto un risultato scolastico coerente con i parametri riportati nello Statuto, recentemente revisionato per adeguare la preesistente impostazione all’applicazione della legge di riforma 13/2008, che ha di fatto trasformato in facoltativo il sesto anno del percorso di studi per il raggiungimento della qualifica di Enotecnico. In particolare, ad essere premiato è uno Studente che, frequentando l’indirizzo Viticolo-Enologico presso la Scuola Enologica, abbia ottenuto un voto di diploma di 100/100 e, in caso di pari merito con altri candidati che abbia la migliore media dei voti del triennio nelle discipline di indirizzo. In caso di ulteriore parità viene valutata la miglior media di ammissione all’esame di stato e in caso di parità anche in questo criterio, precede il candidato di minore età. Sono esclusi dalla selezione gli aspiranti ai quali siano state comminate sanzioni di sospensione dalle lezioni, dal terzo anno di studio. La valutazione per la sua assegnazione, oltre a rispettare i parametri richiesti dallo Statuto, tiene conto del rendimento scolastico di tutto il percorso formativo dei cinque anni.  

Nel corso della storia, la Medaglia d’Oro Antonio Carpenè pur avendo raggiunto una longevità di ben 119 anni dall’istituzione, è stata assegnata “solo” 63 volte (incluse le medaglie consegnate oggi), sia per i selettivi criteri di assegnazione sia a causa del cambiamento delle norme per l’effettuazione dell’esame. Nel tempo, il riconoscimento ha vissuto un periodo di sospensione in concomitanza con i due conflitti bellici e di varie calamità naturali; in alcuni esercizi tuttavia non è stato assegnato per l’insussistenza dei parametri richiesti.  

La cermonia odierna, condotta dalla giornalista Rai Camilla Nata, ha visto la presenza oltre che della Famiglia Carpenè e degli Studenti premiati, altresì di personalità della Scuola, delle Autorità e delle Istituzioni del Territorio tra cui l’Onorevole Angela Colmellere, segretario della VII Commissione parlamentare cultura, scienza, istruzione e membro della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle Comunità di tipo familiare che accolgono i minori, il Senatore Gianpaolo Vallardi, Presidente IX Commissione Permanente Agricoltura e Produzione Alimentare ed Alberto Villanova consigliere regionale Regione Veneto. 

Ospite d’onore Laura Crocioni discendente del primo Medagliato del 1903 Carlo Fuschini, che ha portato una testimonianza sul contributo elargito nella valorizzazione dell’offerta enologica nazionale nel mondo, grazie anche agli studi presso la Scuola Enologica di Conegliano. 

La signora Laura Crocioni



Per l’occasione sono stati invitati a presenziare tutti gli Studenti premiati con la Medaglia d’Oro a partire dal 2009 al 2018. 



Al termine della cerimonia è stata presentata la prossima edizione della “Borsa di Studio Internazionale Etilia Carpenè Larivera” che per le annualità 2020 e 2021 non è stata attribuita in concomitanza con la pandemia di Covid-19. La prossima Borsa di Studio sarà pertanto assegnata nel 2022 ed avrà come tema «Il Patrimonio UNESCO: interpretazione e valorizzazione attraverso opportunità e sfide». 

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