La casa a Portobuffolè di Gaia da Camino, citata da Dante nella Divina Commedia

Tra le vie del centro storico di Portobuffolè, che conserva ancora oggi il suo aspetto medievale e suggestivo, si può visitare la Casa Museo Gaia da Camino, appartenuta all’omonima potente famiglia dei Da Camino. Si tratta di una prestigiosa dimora del Duecento, dove risiedeva anche una delle prime poetesse italiane in lingua provenzale, Gaia da Camino, probabilmente assai nota all’epoca in tutta la penisola, tanto da venir citata anche da Dante nel XVI° canto del Purgatorio.

Nella Divina Commedia infatti Dante fa parlare così il funzionario Marco Lombardo, riferendosi al padre di Gaia, Gherardo:

«Per altro sopranome io nol conosco,
s’io nol togliessi da sua figlia Gaia.
Dio sia con voi, ché più non vegno vosco.»

Cioè:

«Non lo conosco con nessun altro cognome, a meno da non ricavarlo da sua figlia Gaia, Dio sia con voi, perché non posso più venir con voi».

L’architettura della casa di Gaia da Camino, che si sviluppa su quattro piani, è un tipico esempio di casa-torre medievale e lo stile degli splendidi cicli di affreschi interni (XIV – XV secolo) segnano il passaggio dallo stile gotico allo stile rinascimentale nel territorio del’Alto Livenza. 

Oggi la casa di Gaia da Camino non è solo una preziosa testimonianza storica ma anche un museo che ospita periodicamente mostre d’arte contemporanea e agli ultimi due piani uno dei più importanti musei sul ciclismo in Italia: il Museo del Ciclismo Alto Livenza dedicato a Giovanni Michieletto e Duilio Chiaradia.

© Redazione Marcadoc | 14/08/2024

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