Le Grotte del Caglieron riaprono i battenti

Le Grotte del Caglieron riaprono i battenti

FREGONA – Taglio del nastro ieri 28 maggio in una delle Grotte del Caglieron. Da lunedì i turisti potranno tornare ad osservare e a percorrere il sentiero che si snoda lungo questo torrente al quale è stato dato il nome di Caglieron da due geologi che in visita alle grotte osservarono come l’acqua si comportava, come fosse in un immenso calderone.

La stessa acqua che nella notte tra il 5 e il 6 dicembre scorsi si è portata via tutte le passerelle in legno, oggi è lo spettacolo da fotografare mentre si insinua tra le rocce con cascatelle e piscine naturali di un colore verde acceso. Se le grotte torneranno ad essere visitabili il grande merito va a Francesca Bertolin, presidente della Proloco che come ha indicato il sindaco Patrizio Chies: ”Da quel 6 dicembre non si è mai fermata, né per le vacanze di Natale né per quelle di Pasqua, mai un giorno libero, sempre sul pezzo a studiare e trovare soluzioni che potessero permettere al parco di riaprire prima del ritorno dei turisti locali e stranieri”. Lei, Francesca, si defila con grande umiltà e racconta di come l’ingegner Elisa Celedon l’abbia contattata proponendo di organizzare una raccolta fondi. Detto fatto. 169 persone, 12 aziende venete e 15 associazioni hanno risposto all’appello raccogliendo i fondi necessari alla ricostruzione.

Quello che oggi era palpabile durante la ricostruzione dei fatti che hanno portato all’apertura delle Grotte, era la passione e l’amore che Francesca Bertolin e tutti i volontari hanno messo in questa operazione di restauro. Nello spirito di tenacia e di resilienza che fa parte del DNA Veneto, hanno saputo tener duro dimostrando che cosa può produrre un lavoro di squadra fatto da chi ama il proprio territorio. È quello che in sostanza hanno dichiarato anche l’assessore al turismo Federico Caner e il consigliere regionale Roberto Bet, presenti alla cerimonia del taglio del nastro che sancisce di fatto l’inizio di una nuova stagione. La coincidenza di questa apertura con il calo dei contagi della pandemia può e dev’essere colta come un segnale positivo per tutti; “L’impegno della Regione sarà quello di cercare in tutti i modi di far conoscere questo Parco, unico nel suo genere in Veneto, al turista straniero ma anche a quello locale – ha dichiarato Caner – In questo luogo vengono stagionati dei formaggi, il “Grotto” e il “Grottino” che hanno delle caratteristiche peculiari che lo rendono unico e questo è un valore che va protetto e salvaguardato come le grotte, che da lunedì torneranno ad essere visitabili, grazie allo sforzo congiunto di chi ci ha creduto fino in fondo”.

(foto e testo Pio Dal Cin)

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