Museo Storico della Grande Guerra

Il Museo di Maserada ha sede nel Palazzo Don Romero, in viale Caccianiga, in posizione centrale a Maserada sul Piave. La sede è adiacente agli edifici che ospitano il Municipio e la sala consiliare.

L’istituzione museale, fondata nel 1986, si è inizialmente occupata di sviluppare una sezione naturalistica. Nel 1996 a questa sezione si è affiancata quella dedicata alla Prima guerra mondiale che ad oggi si configura come fiore all’occhiello dell’istituzione. I reperti bellici rinvenuti nel territorio comunale offrono una testimonianza vivida e realistica della vita al fronte e delle tecnologie belliche utilizzate dagli eserciti sul medio Piave: svariate tipologie di elmi, caricatori, pugnali, sciabole, borracce, modelli di fucili italiani, francesi, austriaci, inglesi e tedeschi, una sfilza di baionette, distintivi, bombe, granate, fornelli e tanti altri oggetti che danno vita ad una collezione che si arricchisce in modo coerente anno dopo anno.

Tra i tanti musei della Prima guerra mondiale disseminati lungo il Piave e in Italia, quello di Maserada si distingue per la sua specializzazione sulla presenza del contingente Britannico, che in questi luoghi del fronte del Piave ha lasciato i segni più incisivi e visibili del proprio passaggio.

I materiali presenti in museo sono stati per la maggior parte rinvenuti nei campi di battaglia del Piave. Essi rappresentano bene la dotazione e l’armamento individuale degli eserciti contendenti schierati.

Il Piave  costituisce sicuramente l’ideale asse di sviluppo per ogni iniziativa legata al ricordo e alla portata dell’evento bellico, così come rappresenta il filo e la strada ideale per unire in una mappa un “fluire” costante di iniziative, luoghi e storie legate alla Grande guerra.

Il museo organizza visite accompagnate e personalizzate per singoli o gruppi presso la propria sede, in altri musei, in siti storici ed escursioni nei luoghi della Grande Guerra  e nel Medio Piave.

REPERTI

I reperti bellici rinvenuti nel territorio comunale offrono una testimonianza vivida e realistica della vita al fronte e delle tecnologie belliche utilizzate dagli eserciti sul medio Piave: svariate tipologie di elmi, caricatori, pugnali, sciabole, borracce, modelli di fucili italiani, francesi, austriaci, inglesi e tedeschi, una sfilza di baionette, distintivi, bombe, granate, fornelli e tanti altri oggetti che danno vita ad una collezione che si arricchisce in modo coerente anno dopo anno.

PEZZI UNICI

I materiali presenti in museo sono stati per la maggior parte rinvenuti nei campi di battaglia del Piave. Essi rappresentano bene la dotazione e l’armamento individuale degli eserciti contendenti schierati. Nota di elevato pregio storico, e quindi di unicità, sono i reperti dell’esercito britannico, prima fra tutti la mitragliatrice leggera Lewis ritrovata dentro le ghiaie del fiume Piave, nei luoghi dove il contingente britannico iniziò l’azione di forza che lo portò a rompere per primo il fronte del nemico e ad attraversare il fiume nell’ottobre del 1918.
Pezzi unici ospitati in questo museo ce ne sono a decine, ma qui vogliamo ricordare, per l’eleganza della forma acquisita, il bastino in legno e tutto il suo carico formato dalle cassette contenenti i nastri di pallottole per la mitragliatrice austro-ungarica Schwarzlose, rimasti sotto le acque del Piave fino agli anni Settanta del Novecento, grazie alla copertura del limo (il limo è un’argilla molto fine che ha impermeabilizzato il legno e i metalli presenti, producendo però una sorta di saldatura dell’insieme, dovuta ad un processo di osmosi tra i le polveri esplodenti dei bossoli e il materiale ghiaioso).
Una importante sezione è dedicata alla logistica dove, tra i resti di carriaggi, fa imperiale mostra di sé un’introvabile officina fabbrile austro ungarica, integra della sua dotazione. Il suo racconto si snoda attraverso la forgia da campo e tutti gli utensili legati a quel lavoro, rammentandoci di come tutto si dovesse riparare nella penuria generale di risorse e di mezzi.
L’artiglieria è presente austera e truce, con decine e decine di proiettili di tutti i tipi e calibri, dai perforanti, devastatori di postazioni sicure, agli schnappel, micidiali falcidiatori delle fanterie all’attacco, alle bombe caricate a gas tossici, sterminatrici di tenaci ma a volte impreparati difensori di trincee.
Rilievo particolare viene dato alle bombe a mano, con una collezione completa della tipologia espressa dall’esercito italiano e austro-ungarico .
Importanti nella didattica bellica sono le bombarde, bomba di grande carico offensivo ideata per distruggere ed aprire varchi nei reticolati. Qui sono in mostra nell’interezza della loro foggia inquietante. Molte volte vengono scambiate per la loro forma aereo-dinamica con bombe da sganciare dall’aereo, dimenticando che gli aeromobili del tempo molto probabilmente non si sarebbero nemmeno alzati in volo con carichi del genere. Questa è una delle rare armi che non subì evoluzioni e che invece fu abbandonata alla fine della guerra per il mutare delle necessità belliche.

LE TECHE

Le teche dedicate agli eserciti austro-ungarico, francese, italiano e britannico mostrano, nella diversità di materiali e uniformi, preparazioni e concezioni diverse nell’affrontare la guerra, sia nei lunghi periodi della battaglia sia nei pochi momenti dedicati alla vita normale, come quelli dedicati ai pasti o alla cura della persona.

ARCHIVIO E BOOKSHOP

L’Archivio documentale e fotografico rappresenta un capitolo importante nel patrimonio culturale del museo. Con l’acquisizione del fondo del prof. Attilio Carcione, ora alcuni libri e pubblicazioni assai rare, originali d’epoca sono a disposizione di ricercatori e studiosi. Cura particolare è stata riposta nella cartografia militare, attualmente non consultabile, ma in progetto di digitalizzazione.
Un aggiornato bookshop è l’opportunità per scoprire le novità editoriali nell’ambito della Grande guerra.

Info e Orari

Dal lunedì al venerdì – dalle ore 8.30 alle ore 12.30 (il martedì anche il pomeriggio dalle 14.30 alle 18)

Sabato – dalle ore 8.00 alle ore 12.00

INGRESSO LIBERO

Per prenotazioni di visite negli orari di chiusura settimanali o nei giorni festivi per gruppi, comitive, scolaresche, telefonare in orario d’ufficio ai numeri :
0422 778222 interno 6 – chiedere del Sign. Bottani Giuliano.
Cell.348 4019748.

Oppure via e-mail all’indirizzo: info@museodimaserada.it.

Potete concordare la visita guidata con una decina di giorni d’anticipo telefonando al numero + 39 340 1486936.

Condividi
Facebook
WhatsApp
Twitter
Telegram
Potrebbe interessarti

Iscriviti alla Newsletter!