Palazzo Sarcinelli è un edificio rinascimentale di Conegliano, ubicato nel centro storico, in Contrada Granda (via XX Settembre). È sede della galleria d’arte cittadina e di molti eventi culturali.
Fu costruito nel 1518 da un ramo della famiglia Sarcinelli, quello di Ceneda (Vittorio Veneto), ed era tra i più sfarzosi dell’intero centro storico.
Nei secoli di maggior splendore la nobile famiglia ospitò nel palazzo personaggi di rilievo come Bona Sforza (1556), Massimiliano III d’Austria ed Enrico III di Francia (1574).
Nel XX secolo diventa proprietà comunale e, a partire dal 1988, il palazzo, già sede della biblioteca comunale, è diventato la sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea, fondata sotto la guida di Marco Goldin, che la diresse fino al 2002. L’istituzione ha ospitato mostre dedicate ad artisti quali Alberto Giaquinto, Piero Guccione, Gianfranco Ferroni, Nino Springolo, Paolo Vallorz, Franco Sarnari, Ennio Morlotti, Graham Vivian Sutherland, Mario Schifano, Luca Crocicchi, Vasco Bendini, Guido Strazza, Fabrizio Clerici, Armando Pizzinato, Claudio Olivieri ed Ernesto Mattiuzzi.
Il palazzo è stato pregevolmente restaurato negli anni 2008-2009. Dal 2010, dopo la grande esposizione dedicata a Cima da Conegliano, ha ospitato diverse mostre dedicate alla pittura del Cinquecento curate dallo storico dell’arte Giandomenico Romanelli e organizzate da Civita Tre Venezie. Nella nuovissima Galleria Novecento, nel sottotetto, si tengono periodicamente mostre di artisti contemporanei.
Di tradizionale impianto cinquecentesco, Palazzo Sarcinelli ha un’imponente facciata su tre livelli.
Al piano terra un portico è aperto da cinque arcate a tutto sesto, i cui pilastri presentano degli elementi scultorei, con una testa per lato tra elementi floreali. Sotto vanno segnalati il portale rettangolare affiancato da due colonne corinzie e la presenza di un mezzanino.
Al piano nobile, al di sopra di un marcapiano, tra due coppie di monofore a tutto sesto in cornice lapidea, è presente un’elegante quadrifora relativa al salone centrale: questa è sostenuta da tre colonnine ioniche in marmo rosa e anch’essa inserita in cornice lapidea. Tutte le aperture del primo piano sono dotate di balaustra.
Il secondo piano è costituito da un sottotetto con aperture quadrate rispettanti la simmetria della facciata; in alto un cornicione dentellato percorre tutta la lunghezza della facciata.
Internamente alcuni saloni sono abbelliti da stucchi e bassorilievi, in accordo col prestigio degli storici proprietari; interessanti sono anche i fregi monocromi che decorano soprattutto l’androne e il piano nobile attributi a diverse maestranze coneglianesi tra cui probabilmente Riccardo Perucolo (1520 ca.-1568), Ludovico Fiumicelli (1500 ca.-1582) e Francesco Beccaruzzi (1492/93-1562/63).