Miele del Montello

Nel Veneto il miele si produce ovunque, ma soprattutto nelle zone collinari, dove si trovano molte zone alberate e prati anche non falciati, tutte aree che esercitano un’attrazione molto forte per le api. Il Montello poi – grazie alle numerose aree boschive, alla presenza di una grandissima quantità di acacie che si moltiplicano da sole invadendo anche le zone coltivate, e ampi prati ricchi di erbe anche aromatiche e di fiori spontanei – rappresenta un habitat ideale per le api. Infatti, percorrendo soprattutto la strada panoramica che passa per Santa Croce e Ciano, ed entrando per le strade interne che l’attraversano lungo le prese, è facile incontrare file di alveari ben appostati ai margini dei prati o sotto i boschetti di acacia.

Ed è proprio il miele di acacia quello più tipico di questa zona, un miele quasi incolore o anche giallo paglierino, molto interessante e gradevole. Altri tipi di miele prodotti nel Montello sono il “Millefiori” primaverile, di colore ambrato anche molto chiaro e il “Millefiori” estivo, di colore ambrato scuro, con odore più marcato rispetto al primo.

In quest’area si possono trovare anche, in primavera-estate, mieli di tarassaco, mieli di tiglio e mieli di castagno.

Quest’ampia varietà di mieli caratterizza l’area montelliana come una delle più interessanti della Provincia di Treviso, tanto da essere considerata, per quanto riguarda la produzione di miele, una delle più valide dell’intera regione. Oltre ad essere mieli ottimi al profumo e soprattutto al sapore, quelli prodotti in tutto il Montello hanno un pregio che non va assolutamente sottovalutato. Quest’area, pur abbastanza lavorata dal punto di vista agricolo, è caratterizzata da un bassissimo livello di inquinamento, per cui il miele e, sotto questo profilo, puro e sanissimo, privo di qualsivoglia residuo di sostanze non sane. Per offrire ai consumatori le più ampie garanzie qualitative, i produttori montelliani sottopongono il loro miele ad accurate analisi, orgogliosi di mettere sul mercato un prodotto sanissimo, dalle caratteristiche organolettiche molto elevate e con una richiesta che è costantemente in crescita.

Territorio interessato alla produzione

I Comuni del Montello, in provincia di TREVISO: Nervesa della Battaglia, Giavera del Montello, Volpago, Crocetta del Montello e Montebelluna.

La storia

L’uomo ha iniziato ad adoperare il miele già dalla preistoria, intuendone l’alto valore alimentare e le sue proprietà. Oggigiorno in Italia l’apicoltura è ben radicata e si stimano in novantacinquemila gli apicoltori attivi. Nel Veneto essi sono circa cinquemila, collocando la regione nelle prime posizioni nazionali. Durante l’ottocento la produzione di miele era, principalmente, una componente dell’attività familiare, anche se esistevano limitate produzioni per l’artigianato dolciario. Solo dopo la Seconda guerra mondiale l’apicoltura sul Montello s’avvia a diventare una vera e propria attività produttiva e commerciale, indirizzata inizialmente per l’impollinazione dei fruttiferi e successivamente per la produzione di miele di varie qualità, tra cui quelle di castagno, di robinia e millefiori primaverile ed estivo oltre che e la melata (ottenuta dall’escrezione dell’insetto Metcalfa pruinosa). Da oltre 25 anni , nella complessiva provincia di Treviso, opera l’Associazione Produttori Apistici, con lo scopo principale di divulgare e insegnare l’apicoltura con metodi tradizionali.

Descrizione del prodotto

Il miele è un prodotto alimentare composto da acqua, zuccheri semplici, enzimi, vitamine, sali minerali e sostanze ormonali e si presenta semi liquido, vischioso, trasparente, dalla consistenza d’un denso sciroppo. La melata invece non prende origine direttamente dai nettari (fiorali o extra-fiorali), ma proviene da secrezioni vegetali o dalla escrezione di certi insetti (afidi, cicadellidi, coccidi) che si alimentano con la linfa delle piante, espellendo dal condotto alimentare un liquido dolce che viene raccolto dalle api. A seconda della provenienza del nettare e della stagionalità delle sostanze zuccherine succhiate il miele si presenta con tonalità di colore diverse: giallognolo, semi trasparente, vischioso, che col tempo tende a diventare opaco e granuloso, se proveniente da più specie di piante (legnose od erbacee); marrone chiaro se assunto dai fiori dei castagni; biondo trasparente perchè proveniente dalle fioriture dei ciliegi. Per il miele di prato il colore è biondo intenso. L’odore è comunemente gradevole con sapore ed aroma speciale. Il miele di castagno presenta un gusto marcato con retrogusto di piacevole amaro.

Processo di produzione

Il miele è un prodotto che le api producono naturalmente trasformando il nettare dei fiori o della melata, che è formata dai succhi zuccherini presenti in certe foglie o in determinati alberi. E’ un prodotto che richiede pochi passaggi; dopo l’estrazione dei favi dall’alveare si procede alla disopercolatura e centrifugazione degli stessi per estrarre il miele. Successivamente si esegue la filtrazione con filtri a setaccio, la maturazione in appositi contenitori in acciaio inox, la schiumatura e l’invasettamento in recipienti in vetro.

Reperibilità

Il miele del Montello è reperibile durante tutto l’anno presso i produttori e i rivenditori della zona.

Usi

Il Miele è composto soprattutto da glucosio e fruttosio, che sono zuccheri semplici facilmente assimilabili dall’organismo. E’ particolarmente indicato nella dieta per l’infanzia in quanto, a differenza dello zucchero, favorisce la fissazione dei sali minerali. Ha proprietà curative e terapeutiche e viene spesso utilizzato, facendolo sciogliere in latte caldo, per alleviare le irritazioni alla gola. La sua destinazione d’uso principale si ha comunque in pasticceria per la preparazione di dolci e dolciumi.

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