A Santa Lucia di Piave le opere del frate scultore: Beato Claudio Granzotto

A Santa Lucia di Piave si può visitare la chiesa parrocchiale, oggi santuario contenente alcune opere di Frà Claudio, il “frate scultore“, una chiesa neogotica costruita nel 1878 sui resti di un tempio romano, in seguito ad un terremoto che distrusse la precedente struttura, le cui antiche fondamenta si possono vedere ancora oggi nel piazzale antistante. Durante la prima guerra mondiale il campanile, eretto all’inizio dell’Ottocento, venne distrutto; così, tra il 1923 e il 1926 fu costruita la nuova torre, disegnata da Domenico Rupolo.

(foto da: www.santalucia-sarano.it)

Lo spazio sacro viene anticipato all’esterno dal protiro, opera di Fra Claudio: due leoni in marmo rosso, simboli della difesa del Vangelo e della vittoria sulle eresie si trovano ai lati del portale, costituito da formelle raffiguranti figure sacre e profane, tra cui San Francesco d’Assisi e Dante Alighieri. All’interno si viene subito attratti dalle pareti finemente decorate e dall’imponente struttura dagli archi a sesto acuto.

(foto da: www.santalucia-sarano.it)

Da notare la stupefacente acquasantiera in marmo, anch’essa opera del Beato Claudio, dove un lucifero genuflesso sorregge una conchiglia nella quale si erge una Madonna immacolata in bronzo, sui cui compare la scritta IPSA CONTERET CAPUT TUUM, “Questa (la Madonna) ti schiaccerà la testa”. La frase è estrapolata dal Libro della Genesi (3, 15), nello specifico dal discorso che Dio rivolge al serpente dopo che si è consumato il peccato originale. Altra opera del Beato, che seppe esprimere la contemplazione dell’infinita bellezza divina nell’arte della scultura, è la statua di Santa Lucia, con gli occhi rivolti al cielo, affiancata da due angeli.

© Redazione Marcadoc | 21/08/2024

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