La leggenda del Lago di Misurina, nei pressi delle Tre Cime di Lavaredo è una storia affascinante e malinconica, che spiegherebbe la nascita del lago e del monte Sorapis e ancora oggi rappresenta una storia suggestiva per grandi e piccini:
C’era una volta una bambina di nome Misurina, figlia del re Sorapìss, un gigante buono che governava una valle tra le montagne. Misurina era una fanciulla graziosa, ma estremamente capricciosa e viziata. Nulla riusciva a soddisfarla a lungo, e desiderava sempre cose nuove e diverse.
Un giorno, Misurina venne a sapere dell’esistenza di uno specchio magico, custodito da una fata che abitava sul Monte Cristallo. Questo specchio aveva il potere di leggere i pensieri e i desideri più profondi di chi vi si specchiava. La bambina si infatuò dell’idea di possederlo e non parlò d’altro con suo padre.
Il re Sorapìss, che amava la figlia più di ogni altra cosa, si preoccupò molto per questo suo desiderio. Sapeva che ottenere lo specchio non sarebbe stato facile, e temeva le conseguenze. Tuttavia, il continuo insistere di Misurina lo spinse a fare qualsiasi cosa pur di vederla felice. Decise quindi di affrontare il viaggio fino alla dimora della fata, per chiederle il prezioso specchio.
Quando Sorapìss giunse al cospetto della fata e le spiegò la sua richiesta, questa fu colpita dalla devozione del gigante per la figlia, ma allo stesso tempo si dispiacque per l’animo capriccioso di Misurina. Alla fine, accettò di consegnargli lo specchio, ma ad una condizione: Sorapìss avrebbe dovuto sacrificare se stesso, trasformandosi in una montagna, per creare l’ombra necessaria a proteggere la valle dal sole cocente.
Nonostante il terribile prezzo da pagare, Sorapìss accettò per amore di Misurina. Quando tornò dalla figlia con lo specchio, Misurina inizialmente fu felice. Ma mentre guardava nel magico specchio, si rese conto del sacrificio che suo padre stava per compiere. In un attimo, il corpo di Sorapìss iniziò a trasformarsi: i suoi piedi si radicarono nella terra, le sue braccia si allungarono verso il cielo come rami di un albero, e il suo volto divenne una ruvida roccia.
Misurina, vedendo il padre trasformarsi in una montagna, fu colta da un dolore immenso. Le sue lacrime iniziarono a scorrere copiosamente, tanto da riempire una valle intera, dando vita al Lago di Misurina. Si dice che quelle lacrime abbiano continuato a fluire fino a coprire completamente la valle, formando il lago che oggi ammiriamo, con le acque chiare e cristalline che riflettono le montagne circostanti. E fu così che il re Sorapìss divenne una montagna e Misurina un lago, ancora oggi avvolto da un’aria suggestiva ma anche malinconica.
© Redazione Marcadoc | 24/08/2024