L’Abbazia di Santa Bona a Vidor

Situata nel comune di Vidor, l’Abbazia di Santa Bona è un gioiello nascosto che racconta secoli di storia e spiritualità e rappresenta un punto di riferimento significativo per la storia religiosa e culturale della regione. Nel corso dei secoli, l’abbazia ha avuto un ruolo fondamentale nella vita della comunità di Vidor e delle aree circostanti. Ha funzionato non solo come centro spirituale, ma anche come luogo di cultura e istruzione: i monaci infatti hanno svolto un ruolo attivo nella preservazione e trascrizione dei testi antichi, contribuendo così alla diffusione della conoscenza.

Storia e Fondazione: L’Abbazia di Santa Bona fu fondata nel IX secolo, durante un periodo in cui il Veneto era un crocevia di influenze culturali e religiose. Tra il 1107 e il 1110 infatti, un tal Giovanni Gravone da Vidor, fondò l’abbazia benedettina per custodirvi le reliquie di Santa Bona, portate da lui stesso dalla Terra Santa dopo la prima crociata. Il complesso rimase un punto di riferimento importante per tutta la zona: nel corso dei secoli infatti, l’abbazia è stata un importante centro di spiritualità e di vita monastica. Gli abitanti dell’abbazia, monaci benedettini, dedicavano la loro vita alla preghiera e al lavoro, contribuendo al progresso culturale e spirituale della regione, finché dal XV secolo venne acquisita dalla potente famiglia veneziana dei Cornaro e nel 1773 venne soppressa per ordine della Repubblica di Venezia. Durante la Prima guerra mondiale venne quasi completamente distrutta e negli anni Venti fu restaurata.

Architettura e Arte: L’architettura dell’abbazia di Santa Bona è un affascinante esempio di come gli stili architettonici si sono evoluti nel tempo. L’edificio principale è caratterizzato da un’elegante facciata romanica, che riflette le linee semplici e funzionali tipiche del Medioevo. La chiesa abbaziale ha mantenuto l’impianto semplice, tipico del romanico locale, e alcuni elementi decorativi del tardo gotico, ravvisabili sulla facciata della chiesa (portale e trifora superiore). L’interno della chiesa è adornato con affreschi e decorazioni che offrono uno spaccato prezioso dell’arte religiosa medievale. Nell’oratorio, in particolare, è conservato un affresco duecentesco rappresentante San Cristoforo. Nel chiostro, che serviva come spazio di meditazione per i monaci ma anche come punto di incontro per discussioni e studi, si trova invece un altro affresco più tardo (seconda metà del XV secolo) attribuito a Dario da Treviso e raffigurante una Madonna con Bambino e Santi. Del campanile, solo la base è originale, essendo stato il resto completamente ricostruito.

Chi era Santa Bona: La santa a cui è dedicata la chiesa dell’abbazia di Vidor in realtà non è mai stata canonizzata, non risulta cioè nell’elenco dei santi. Cordimonda principessa egiziana figlia del principe Zabul, scelse di essere la sposa di Cristo prima ancora di essere battezzata. Si sa pochissimo della sua storia e sepoltura se non che, nel 1101, fu proprio Giovanni Gravone da Vidor, crociato longobardo, a portare le sue reliquie dalla Terrasanta a Vidor; si fermò a Treviso e, tanti furono i miracoli dispensati dal semplice sostare della “santa”, che un’intera zona della città le fu dedicata e risulta essere ancora oggi una delle sante più venerate.

© Redazione Marcadoc | 04/09/2024

Condividi
Facebook
WhatsApp
Twitter
Telegram
Potrebbe interessarti

Iscriviti alla Newsletter!