27 settembre, Giornata mondiale del Turismo. Il Presidente Zaia celebra il Veneto: “terra di turismo e pace”

“Il turismo nel Veneto non solo sostiene l’economia, ma funge anche da ponte per il dialogo e la pace tra i popoli, intrecciando storia, arte e paesaggio naturale. Nel ricordare la giornata mondiale del Turismo, il cui tema principale è ‘turismo e pace’, penso infatti al patrimonio artistico e culturale di cui è ricco il Veneto e ai cammini che collegano punti di interesse dal punto di vista spirituale, storico e artistico. Dalle trincee della Grande Guerra sul Lagazuoi, oggi frequentate da decine di migliaia di turisti, fino al sacrario militare del monte Grappa. Per tutti noi veneti sono simboli di pace e una ulteriore conferma della ricchezza di una terra in cui non mancano riferimenti al tema della pace, intrecciando le città d’arte con i paesaggi naturali e le attrazioni artistiche: simboli che contribuiscono a tener viva la memoria di eventi di rilevanza storica, culturale ed ambientale affinché quanto accaduto in passato non si ripeta e sia monito per il futuro”. 

Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda la Giornata Mondiale del Turismo, che si celebra ogni anno il 27 settembre e ha come obiettivo principale la promozione del ruolo del turismo nello sviluppo globale economico e sociale delle comunità.

“Il turismo in Veneto contribuisce in modo significativo alla crescita economica grazie anche a un trend positivo di crescita degli arrivi e delle presenze: nel 2023, infatti, abbiamo registrato numeri da record con oltre 71,8 milioni di presenze turistiche, tendenza che prosegue anche quest’anno e viene confermata dai dati finora raccolti. Di queste presenze, il 69% proviene da turisti stranieri, a dimostrazione dell’attrattiva internazionale della nostra regione. A ciò si aggiunge una reputazione online in costante crescita, con un punteggio elevato di 86,9/100 (The Data Appeal Company), a testimonianza della qualità dell’accoglienza, della ricchezza e diversità del patrimonio artistico-culturale e naturalistico, e delle rinomate tradizioni enogastronomiche locali. Questi numeri ritengo che debbano essere condivisi e celebrati con tutti coloro che compongono la filiera turistica, esperta nel soddisfare le aspettative e i bisogni di una domanda in continua evoluzione grazie a un’offerta sempre più orientata a una gestione sostenibile delle risorse e che si distingue per la qualità dei servizi”.

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