Fondazione Hausbrandt sempre più un un “Centro del Sapere Internazionale”, tra eventi culturali e Incontri Europei ai massimi livelli

Una Fondazione che ha come obiettivo quello di promuovere eventi culturali ai massimi livelli e dare vita a nuove idee di respiro internazionale.

Oggi più che mai è un autentico polo di attività legate al mondo della cultura, le cui radici affondano nel territorio della Città di Trieste. Si sono infatti appena concluse due importanti iniziative di rilievo non solo nazionale. 

La prima settimana di Settembre ha visto la Fondazione Hausbrandt Trieste 1892 protagonista in prima linea nel panorama culturale nazionale ed europeo: da un lato una scuola dottorale di eccellenza su Études sur l’humanisme du quadrivium à la Renaissance organizzata in collaborazione con il Centre Jean Pépin, il Laboratoire des humanités classiques del Centre national de la Recherche Scientifique e l’École Normal Supérieure di Parigi, e dall’altro l’incontro con i rappresentanti di 8 autorevoli Paesi europei, per discutere di un nuovo modello politico e amministrativo per il Vecchio Continente.

Dal 3 al 9 settembre la Tenuta Col Sandago della famiglia Zanetti, sede delle attività scientifiche della Fondazione, ha ospitato professori provenienti dalle più prestigiose università italiane e straniere (École Normale Supérieure di Parigi, Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum”, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Messina) e i migliori dottorandi delle realtà universitarie coinvolte, selezionati in base al curriculum e al cursus studiorum.

Ideata e coordinata dal prof. Pierre Caye, direttore del Centre Jean Pépin del Centre National de la Recherche Scientifique, dalla prof.ssa Michela Malpangotto dell’Ecole Normale Supérieure, in collaborazione con il presidente Martino Zanetti e con la dott.ssa Flavia Buzzetta, direttrice scientifica della Fondazione Hausbrandt, la scuola ha proposto, attraverso lezioni giornaliere, una riflessione sull’Umanesimo matematico e architettonico nel Rinascimento e, in particolare, si è concentrata sul fenomeno intellettuale e culturale che nel XVI secolo ha creato nuove conoscenze e soprattutto una saggezza morale profondamente rigenerata sulla base del “numero”.

Bilancio positivo anche per l’incontro voluto e promosso da Martino Zanetti, Presidente del Gruppo e della Fondazione Hausbrandt, al Salone degli Incanti di Trieste, su temi di strettissima attualità, incentrati sulla visione e sul desiderio di un’Europa nuova. Il simposio, di natura economica e culturale, ha visto la partecipazione dei presidenti delle associazioni industriali di diversi Paesi, come l’Ungheria, la Serbia, la Romania, il Montenegro, la Bosnia e la Repubblica Ceca e la prestigiosa presenza dell’Arciduca d’Austria, Markus Habsburg-Lothringen, della consorte Hilde e del figlio Maximilian, proiettando la Fondazione in una dimensione mitteleuropea di scambio intellettuale, culturale, economico e artistico. Grande assente l’Italia!

È emersa la volontà comune di un’Europa “non allineata” ai dettami economici, politici e amministrativi attuali, dettati da Bruxelles; un’Europa, che chieda con forza la fine delle ostilità in terra ucraina e che spinga per ottenere una nuova “non moneta”, alternativa all’euro. Argomenti attuali e importanti, dibattuti in una città caratterizzata da una cultura intrinsecamente composita e plurale, in cui si incontrano e convivono differenti anime: quella Trieste, sempre più centro diplomatico e rappresentativo oltre i confini nazionali, grazie anche al prezioso lavoro portato avanti dalla Fondazione Hausbrandt.

Queste attività aprono ad un ideale incontro di pace e di dialogo concreto secondo una visione sinfonica, articolata in una pluralità di prospettive culturali integrate e convergenti, vera alternativa alla conflittualità che domina l’attuale periodo storico.

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