Il Giro d’Italia 2022 torna sul Muro di Ca’ del Poggio

E’ ufficiale: anche la 105^ edizione della Corsa Rosa percorrerà la salita simbolo delle colline del Prosecco. La tappa partirà da Borgo Valsugana e si concluderà a Treviso. Sarà il sesto passaggio sul Muro dal 2009 a oggi

San Pietro di Feletto (TV), 8 novembre 2021 – Il Giro d’Italia torna sul Muro di Ca’ del Poggio. Da questa mattina è ufficiale: anche la 105^ edizione della Corsa Rosa percorrerà la salita simbolo delle terre del Prosecco.

La notizia è stata comunicata dagli organizzatori di Rcs: il Muro di Ca’ del Poggio sarà inserito in una tappa per velocisti – fortemente voluta dalla Regione Veneto – che scatterà da Borgo Valsugana, in Trentino, e si concluderà a Treviso, dopo 146 chilometri di corsa.

Gli organizzatori del Giro d’Italia – la cui prossima edizione si terrà dal 6 al 29 maggio – non hanno comunicato la data di svolgimento: la Borgo Valsugana–Treviso sarà comunque la settima e ultima tappa dedicata ai velocisti. Le prime due si svolgeranno in Ungheria, dove la Corsa Rosa scatterà – da Budapest – il 6 maggio. Le altre cinque saranno in Italia. 

Per il Giro d’Italia si tratta del sesto passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio, dopo gli applausi ricevuti nel 2009, 2013, 2014, 2017 e 2020. Quando la Corsa Rosa tornerà a percorrere l’ascesa di San Pietro di Feletto, assegnando – anche questo è ufficiale – un Gran Premio della Montagna, saranno trascorsi appena 19 mesi dall’ultima volta.

L’ultimo transito del Giro d’Italia sul Muro di Ca’ del Poggio è infatti avvenuto il 17 ottobre del 2020, nell’inedita versione autunnale della Corsa Rosa dovuta all’emergenza sanitaria. E anche quel giorno, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, fu uno spettacolo indimenticabile, con migliaia di appassionati assiepati tra i vigneti per accogliere il passaggio dei ciclisti. Una grande festa rosa, tra le colline del Prosecco riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che promette di rinnovarsi anche nel 2022.     

Per il Muro di Ca’ del Poggio sarà un Giro d’Italia da dieci e lode. Dieci come le edizioni dei grandi giri ad essere transitati sull’ascesa di San Pietro di Feletto: alle sei edizioni del Giro d’Italia vanno infatti aggiunti i due transiti del Giro d’Italia Under 23 (2018 e 2021) e gli altrettanti passaggi del Giro Rosa (2014 e 2017).

Il Muro di Ca’ del Poggio – unica salita ufficialmente certificata dalla Federazione ciclistica italiana, gemellata dal 2016 con il Muro di Grammont e dal 2018 con il Mur-de-Bretagne – ha caratteristiche uniche. Si sviluppa per poco più di un chilometro su strada interamente asfaltata, con pendenza media del 15% e punte del 19%. E’ uno strappo deciso, quasi violento, che si candida ad essere tra i momenti più spettacolari del prossimo Giro d’Italia.

Sarà una grande festa per migliaia di tifosi che, nella terra in cui il ciclismo è una passione condivisa, accorreranno sul Muro per applaudire, e quasi toccare con mano, i campioni del Giro. Un’emozione verticale che per un giorno disegnerà una sottile striscia rosa nel verde brillante delle colline ricamate da vigneti. Un Giro sul Muro di Ca’ del Poggio per uno spettacolo ancora una volta da non perdere. Appuntamento a maggio del 2022.   

Foto del passaggio del Giro d’Italia 2020 sul Muro di Ca’ del Poggio (credito Bolgan)

ABOUT CA’ DEL POGGIO

C’è il Prosecco. E c’è il mare. Ca’ del Poggio Ristorante&Resort a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, coniuga alla perfezione le due anime della famiglia Stocco. Quella marinara, che ha portato Fortunato e la moglie Maria Stella ad affrontare una qualificata esperienza di ristorazione a Bibione, prima di trasferirsi a San Pietro di Feletto. E quella collinare, interpretata dai figli Alberto e Marco, che, con l’aiuto dei genitori, hanno fatto propria la tradizione familiare, rivisitandola con un tocco di modernità ed eleganza.

Ca’ del Poggio Ristorante&Resortè aperto a San Pietro di Feletto, lungo la Strada del Prosecco Superiore Docg, dal 18 ottobre 1994, e da allora incontra il crescente favore di una clientela raffinata ed esigente. Se il panorama sui colli del Prosecco che si ammira dalle sale del Ristorante Relais Ca’ del Poggio va dritto al cuore, il palato degli ospiti della famiglia Stocco è deliziato da una cucina marinara che, grazie alla creatività degli chef Marco Stocco e Vincenzo Vairo, si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet.

Molto conosciuto nell’ambiente sportivo – in via dei Pascoli, unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, ribattezzata Muro di Ca’ del Poggio e gemellata con il Muro di Grammont e il Mûr-de-Bretagne, sono transitate le edizioni 2009, 2013, 2014, 2017 e 2020 del Giro d’Italia,il Campionato Italiano Professionisti del 2010 e le edizioni 2018 e 2021 del Giro d’Italia Under 23 – il Ristorante Relais Ca’ del Poggio dispone di 80 coperti inseriti in un ambiente elegante e al tempo stesso familiare, in cui Alberto Stocco e i suoi collaboratori fanno sentire gli ospiti come a casa loro.

Dal maggio 2013, l’offerta turistica di Ca’ del Poggio è arricchita dall’Hotel Villa del Poggio, una struttura dotata di ogni comfort (e con una meravigliosa terrazza panoramica) che si integra alla perfezione con l’ospitalità offerta dal ristorante, trasformando quest’angolo della Marca Trevigiana – a 60 km da Venezia – in una specie di paradiso per una clientela che ama immergersi nell’atmosfera rilassata ed elegante delle colline del Prosecco. Nelle vicinanze sono disponibili campi da golf e da equitazione, oltre a percorsi naturalistici da esplorare a piedi o con le mountain bike messe a disposizione dall’hotel, per una vacanza all’insegna del benessere e del relax.  

Nei dintorni si sviluppa inoltre il Sentiero di Papa Giovanni XXIII, un percorso di meditazione, pace e spiritualità dedicato alla memoria del “Papa Buono”, che, quand’era ancora Patriarca di Venezia, amava ritirarsi tra le colline di San Pietro di Feletto per riposarsi e ritemprare lo spirito. 

Le ricerche del cardinale Loris Francesco Capovilla, storico segretario personale di Angelo Giuseppe Roncalli sin dagli anni veneziani, e di don Nilo Faldon, insigne storico locale, unite alla testimonianza della gente del luogo, hanno permesso di definire i luoghi toccati dall’abituale cammino del futuro san Giovanni XXIII durante i suoi soggiorni a San Pietro di Feletto, dove esiste anche una millenaria Pieve visitata ogni anno da migliaia di fedeli.

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