La Strada del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco

Dal centro storico di Treviso, racchiuso nel suo interessante sistema difensivo cinquecentesco, seguiamo il corso del fiume Sile ed attraversiamo Quinto di Treviso, un tempo importante posta molitoria fino all’Oasi naturalistica del Mulino Cervara, prima tappa del nostro tour. Una vasta area palustre di 25 ettari attraversata da un percorso naturalistico e culturale attrezzato dal Parco Naturale del Fiume Sile.

Riprendendo il viaggio, seguiamo un itinerario estremamente suggestivo che si dipana tra radure e pioppeti e raggiungiamo Morgano e di qui Badoere dove ammiriamo un’originale rotonda costituita da due emicicli porticati destinati a mercato permanente per lo scambio e la vendita di prodotti agricoli e centro di servizi arti­gianali. 

Continuando il percorso si raggiunge Levada, frazione di Piombino Dese, dove sorge Villa Marcello, antico edificio di origine cinquecentesca, ricostruito nel Settecento. Esso costituisce uno degli esempi meglio conservati di villa veneta, simbolo di una reviviscenza dell’arte palladiana. 

L’itinerario riprende nuovamente verso Nord.  In autunno le distese di radicchio colorano campi e orti fino a Fanzolo dove sorge la villa Emo Patrimonio UNESCO. Andrea Palladio realizzò questo grandioso complesso nel 1560, fondendo mirabilmente il corpo dominicale aristocratico con le barchesse e gli annessi rustici. 

Proseguendo verso Ovest ci si addentra in un territorio dal grande valore paesaggistico: laddove sono ancora visibili gli allineamenti stradali dell’antica centuriazione romana, l’uomo con l’agricoltura ha movimentato il paesaggio con appezzamenti regolari chiusi da siepi o da vigne maritate agli alberi.  Giunti a Castello di Godego meritano sicuramente una visita villa Priuli e villa Martini.

Ultima tappa del nostro viaggio è Castelfranco, una città dalla bella cinta di mura merlate. Il castello che ingloba l’abitato originario fu realizzato dal 1195 al 1199 come avamposto militare-amministrativo della città di Treviso. Le mura sono lunghe complessiva­mente 930 metri e conservano ancora 6 delle 8 torri originarie. All’interno del borgo, visitiamo la Casa Pellizzari o casa del Giorgione e il Duomo, autentico scrigno di opere d’arte. Oltre alla famosa pala “Pala del Giorgione“, la chiesa raccoglie opere di Palma il Giovane, Paolo Piazza, Giovanni Battista Ponchini e Giuseppe Bernardi detto il Torretto e Jacopo da Bassano.

Per essere autentico il Radicchio Rosso di Treviso IGP deve provenire dall’area tipica posta fra le province di Treviso, Padova e Venezia e deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbianchimento. All’aspetto, si presenta nella tipica forma lanceolata, con germogli regolari e compatti che tendono a chiudersi all’apice.

Fonte: www.veneto.eu

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