Sull’Isola di San Giorgio Maggiore, a pochi passi dal cuore pulsante di Venezia, si nasconde un gioiello verde che cela al suo interno un’esperienza unica: il Labirinto Borges. Un omaggio allo scrittore argentino, questo labirinto è molto più di un semplice percorso tortuoso tra siepi. È un viaggio simbolico, un’invito a perdersi per ritrovarsi, un’esperienza sensoriale che stimola la mente e l’anima.
Realizzato nel 2011 su progetto dell’architetto inglese Randoll Coate e per volere della moglie dello scrittore argentino a 25 anni dalla sua morte, il labirinto è un’opera d’arte vivente, un luogo in continuo mutamento. Le oltre 3200 piante di bosso che lo compongono crescono e si intrecciano, modificando costantemente i percorsi e i giochi di luce. Ogni visita è quindi un’esperienza nuova, un’avventura da riscoprire.
L’opera di Borges, ricca di rimandi a labirinti, specchi e realtà alternative, ha ispirato la creazione di questo luogo magico. Il labirinto è infatti un omaggio al suo racconto più famoso, “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, un vero e proprio labirinto letterario in cui il tempo si ramifica in infinite possibilità.
Dopo aver esplorato il labirinto, si possono visitare anche la Chiesa di San Giorgio Maggiore e gli ambienti progettati dall’architetto Andrea Palladio.
© Redazione Marcadoc | 09/09/2024