Così San Servolo ha riscritto la propria storia. Per oltre un millennio l’isola aveva ospitato una comunità di monaci e suore che qui trovavano ricovero quando la vecchiaia o la malattia non gli consentiva più di dedicarsi alle normali attività. Con il 1700 il dogado decretò di aprire la strutture anche ai numerosi feriti che confluivano a Venezia dai luoghi degli scontri con i Turchi. Poi con il governo napoleonico San Servolo divenne ospedale militare e in seguito ospedale psichiatrico (chiuso definitivamente nel 1978).
Recentemente l’isola è stata recuperata ed è diventata un centro di promozione multiculturale. Vi trovano sede tra gli altri il Collegio Internazionale dell’Università Ca’ Foscari, una sezione staccata dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Venice International University.
San Servolo è aperta alle visite private. E’ possibile visitare il Museo del Manicomio, che raccoglie i reperti appartenuti all’ospedale psichiatrico attivo in isola fino al 1978 (il percorso di visita comprende anche la vicina Chiesa) e il bellissimo parco con i suoi alberi antichi (tra cui una palma delle Canarie , grandi piante di agave americana, un tiglio europeo, i pini d’Aleppo, un secolare ulivo ed alberi di ailanto).
L’isola è raggiungibile da Venezia in vaporetto, linea 20 da San Zaccaria.
Fonte: www.veneto.eu