Revine Lago e il santuario di San Francesco da Paola

Il paese e il paesaggio di Revine sono dominati dal santuario di San Francesco da Paola, fatto costruire tra il 1677 e il 1702 dal parroco don Domenico Cumano, che vi volle anche essere sepolto.
Il Cumano, protonotario apostolico e uomo oltreché molto religioso anche molto colto, arricchì il santuario con moltissime opere di maestranze locali: dipinti di Cremsl, Sasso, Tacco, Lazzarini, solo per citarne alcuni.
Il santuario fu strutturato anche per essere la sua abitazione e infatti vi è un piano superiore in cui si trovano una cucina, una camera e alcuni ambienti di servizio. In particolare, si segnala l’interessante ciclo pittorico che adorna le pareti di quella che è conosciuta come la camera di don Cumano, posta sopra la sagrestia.

Si tratta di affreschi eseguiti nel 1718 dal pittore fregonese Francesco Da Re, rappresentanti i cinque Misteri Gaudiosi del Rosario.
Le immagini sono rappresentate entro riquadri ornati da finte cornici di marmo e intervallate da scenette di genere e paesaggi. Sulla parete ovest, dopo l’ingresso, si può ammirare una Annunciazione dell’angelo a Maria, seguita sulla parete sud dalla Visita di Maria a santa Elisabetta e dalla Natività, mentre la parete ad est ospita la Presentazione e il Ritrovamento di Gesù al tempio. La sequenza figurativa termina con la Crocifissione sul lato nord. Tracce di affreschi, ancora da investigare, sono visibili anche nel corridoio.

Note: dopo i restauri del santuario avvenuti nel 1995, anche il ciclo pittorico del Da Re è stato recuperato nel 2002.
Per la visita: il santuario è aperto da metà giugno a metà settembre nei giorni di domenica dalle 16.00 alle 18.00 e il giovedì per la SS. Messa delle ore 20.00.
Per visite in altri momenti è possibile contattare la parrocchia di Revine, tel. 0438-583422.

Nei dintorni si consiglia: una passeggiata al castello di monte Frascon (XII sec.), poco a nord del santuario, dove, nelle abitazioni ancora esistenti si individuano vari resti della fortificazione medievale. Scendendo nel centro dell’abitato si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Matteo, risalente al ‘300, fortemente rimaneggiata a partire dal ‘600. Vi si conserva una pala del cisonese Egidio Dall’Oglio. Tutto l’abitato di Revine è caratterizzato dalle tipiche case rurali in pietra e legno. Così anche a Lago dove si trovano la vecchia (ora salone della comunità) e la nuova chiesa parrocchiale di San Giorgio. In quest’ultima si possono ammirare un’altra pala del Dall’Oglio, raffigurante la Madonna del Rosario col Bambino e i Santi, e la cinquecentesca Incoronazione della Vergine tra San Giorgio, San Biagio, Santa Apollonia e Santa Maddalena di Francesco da Milano. Poco distante è il parco archeologico del Livelet, che organizza interessanti attività didattiche.
A Santa Maria di Lago si trova l’antica chiesa di S. Maria, attestata dal XII sec., che ospita due paliotti di E. Dall’Oglio e l’opera di F. Da Milano raffigurante l’Incoronazione della Vergine tra san Giovanni Battista e san Giorgio. Vi è presente, inoltre, una pregevole statua lignea della Madonna con Bambino di autore ignoto. All’esterno, ai piedi della scalinata una singolare cassetta delle elemosine in pietra.
Sulla vecchia strada fra S. Maria e Lago miseri resti murari dell’antica chiesa di San Martino.

Le date tradizionali più importanti a Revine Lago sono le seguenti:

• A settembre, la sagra di San Matteo a Revine, la “Musada” (corsa delle ‘Musse’ – slitte di una volta, tradizionale sfilata con costumi d’epoca, canti, veci mestieri e veci mezzi di trasporto tipici dell’ area montana) ed altri giochi ed intrattenimenti per adulti e bambini.

• Dal 26 dicembre al 6/8 gennaio, (Rappresentazione Natività e adorazione dei Magi), “rappresentazione vivente del Presepio a Revine”.

Periodo pasquale
 (domenica delle Palme e venerdì santo) sacra rappresentazione della Passione di Cristo dal sagrato della Chiesa di Revine fino al Santuario di Francesco.

Luglio (seconda domenica), per la “MAGNALONGA”, in “Pian delle Femene”, si ripropone la “FIENAGIONE”.

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