Le salite che conducono sul Monte Grappa, nei tre percorsi distribuiti tra le province di Vicenza, Treviso e Belluno, sono considerate tra più belle d’Italia, anche se abbastanza difficili e quindi consigliate a coloro che si muovono in bicicletta con una certa dimestichezza. La loro lunghezza e il dislivello le rendono particolarmente impegnative.
Il tracciato classico, in provincia di Vicenza, corrisponde alla ”strada Cadorna”, fatta costruire in epoca bellica dall’omonimo generale per raggiungere la sommità del massiccio, posta a 1.775 metri d’altezza. L’ascesa parte dal centro di Romano d’Ezzelino e raggiunge la vetta in 27 chilometri. Le parti più dure sono quella iniziale (poco meno di 8 km) e quella finale, mentre il tratto intermedio presenta anche 3 chilometri di falsopiano, che consente al ciclista di rifiatare e riprendere le forze.
Meno conosciute e frequentate, ma altrettanto pedalabili, sono le ascese dagli altri versanti del Monte Grappa, ossia dalle province di Belluno e Treviso. Nel primo caso si può salire da Caupo o dalla Valle di Seren, che regalano panorami da sogno nel solo nel versante del Grappa ma anche verso le Dolomiti bellunesi. Spostandosi nel lato orientale del massiccio, quindi in provincia di Treviso, si incontrano la salita di Semonzo e tutta una serie di prese che portano sul Grappa attraverso la panoramica strada delle malghe: si può salire da San Liberale (Vedetta-Archeson), da Possagno (via degli Alpini, ma qui l’erta è estremamente dura), oppure dal Monte Tomba (posto a 869 metri d’altezza), arrivandoci da Cavaso del Tomba da Pederobba o da Alano di Piave.
Numerose sono anche le possibilità per il ciclismo fuoristrada su mountain-bike con percorsi di varia difficoltà, dislivello e lunghezza, su strade militari, ora gestito dal Corpo Forestale, e mulattiere. Il Grappa è una montagna molto amata dai ciclisti di tutto il mondo: questa ascesa, negli anni Settanta e Ottanta è stata più volte inserito nel percorso del Giro d’Italia, anche con arrivi di tappa.
GLI ITINERARI
Itinerari in mountain-bike e di sci-escursionismo
Attorno alla Cima – ore 3
Dall’albergo del Forcelletto si sale per la strada militare che aggira il monte Pertica raggiungendo lo sperone della Nave, a nord dell’Ossario di Cima Grappa. Scesi al rifugio Bassano si prende il setiero n° 156; lo si abbandona in corrispondenza di una forcellina scendendo a sinistra per la mulattiera che, con qualche tornante arriva al Cason dei Lebi. Di qui una bella stradina pianeggiante in mezzo al bosco porta a Malga Bocchette, da cui in breve al Forcelletto.
In Val delle Mure – ore 2
Da malga Vedetta si sale brevemente in direzione di cima della Mandria; la strada si porta sull’opposto versante toccando Malga Archeset e scende quindi verso Bocca di Forca. Si segue tutto il fondovalle della Val Archeset raggiungendo successivamente Malga Paradiso e Malga Caparona per portarsi infine in Val delle Mure. Là si risale fino all’omonima malga da cui si rientra al punto di partenza per la strada della Val di Archeson.
Gli Asoloni – ore 3.30
Poco sotto Cima Grappa, dal bivio per il rifugio Scarpon, si segue il lungo costone erboso degli Asoloni (segnavia n°20) fino al Col della Berretta. Scesi per il sentiero o per la strada alla locanda Finestron, ci si dirige verso Magnola; poco prima di questa località, una strada verso destra sale a malga Fratte e prosegue lungamente in quota per scendere infine a malga Termine, sul fondo della Val Cesilla. Si sale ora verso il forcelletto da dove, per la strada militare che aggira il monte Pertica, si sale alla base militare di Cima Grappa. Per la statale si torna infine al punto di partenza.
I colli Alti – ore 3
Da Campo Solagna si prende la strada per San Giovanni; la si abbandona al primo tornante continuando invece diritti a costeggiare per diversi chilometri il versante ovest dei Colli Alti, per lo più in piano o in leggera salita (dopo 2,5 km deviazione interessante a sinistra per l’arco naturale del Pertuso) fino ad uscire in prossimità della locanda Finestron; anziché raggiungerla si torna verso sud per la strada che porta a San Giovanni: dove questa compie un gomito sul fondo della prima valletta attraversata (casa) si ripassa la cresta e, per una serie di stradicciole e mulattiere (segnavia n° 40), si costeggiano i pendii sommitali dei Colli Alti fino a tornare a Campo Solagna.
itinerati tratti da www.cmgrappa.gov.it